Lo vedete, nella foto? Si tratta proprio del leggendario batterista e percussionista jazz originario di San Luca Joe Porcaro, deceduto a 90 anni d’età il 6 luglio scorso. Ma nell’immagine non è da solo…
Come evidenziato in un post sui social network dalla Fondazione “Corrado Alvaro”, intitolata appunto alla memoria dell’immenso scrittore sanluchese, «nei primi anni Duemila» il rinomato musicista aveva fortemente voluto e messo in atto il suo back to the roots, facendo capolino a San Luca per riscoprire la terra che fu di suo padre Giuseppe Porcara (sì, il cognome originario terminava con la “a” e, alla nascita di Joseph poi soprannominato “Joe” fu storpiato in “Porcaro” probabilmente da un addetto dell’Anagrafe).
Come evidenziato in un post sui social network dalla Fondazione “Corrado Alvaro”, intitolata appunto alla memoria dell’immenso scrittore sanluchese, «nei primi anni Duemila» il rinomato musicista aveva fortemente voluto e messo in atto il suo back to the roots, facendo capolino a San Luca per riscoprire la terra che fu di suo padre Giuseppe Porcara (sì, il cognome originario terminava con la “a” e, alla nascita di Joseph poi soprannominato “Joe” fu storpiato in “Porcaro” probabilmente da un addetto dell’Anagrafe).
Nella foto, sulla sinistra, insieme al fondatore del Los Angeles College of Music di Pasadena e padre di ben tre elementi della mitica rockband Toto c’è una parente di Porcaro rimasta a vivere nella Locride, la cugina Bettina.