Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in una lettera al presidente Rai, Marcello Foa, definisce “raccapriccianti, approssimativa e banale” la fiction di Rai Uno “Duisburg: linea di sangue” e ne chiede il ritiro.
“La Rai – afferma Calabrese -, non può permettersi di trasmettere una fiction che, per quanto abbiano voluto raccontare un gravissimo fatto di sangue realmente accaduto e mettere in risalto la mentalità ‘ndranghetista, ha, invece, creato una falsa immagine e distorto completamente l’immagine di una regione che, tenta di rialzarsi, ma viene affossata, non solo perché ha dovuto pagare un caro prezzo e combatte ogni giorno contro il malaffare, ma doppiamente ferita anche da stereotipi, falsi miti, informazioni e situazioni lontane dalla realtà.
“La Rai – afferma Calabrese -, non può permettersi di trasmettere una fiction che, per quanto abbiano voluto raccontare un gravissimo fatto di sangue realmente accaduto e mettere in risalto la mentalità ‘ndranghetista, ha, invece, creato una falsa immagine e distorto completamente l’immagine di una regione che, tenta di rialzarsi, ma viene affossata, non solo perché ha dovuto pagare un caro prezzo e combatte ogni giorno contro il malaffare, ma doppiamente ferita anche da stereotipi, falsi miti, informazioni e situazioni lontane dalla realtà.
Una produzione filmica che, se pur fiction, non ha lasciato nulla nei telespettatori, nessuna riflessione, nessun insegnamento, ma nei calabresi e in molti italiani tanta indignazione e in chi la Calabria non la conosce, tanti pregiudizi e confusione. Peraltro, le scene sono ambientate in Puglia e non mostrano caratteri della Calabria, i personaggi sono descritti male e gli accenti spropositati. Noi, non abbiamo visto la Calabria ma i pregiudizi intorno ad essa.
Come calabrese mi indigna ancor di più che questa pellicola, ispirata alla strage di ferragosto, venga trasmessa proprio in una data simbolo perché rientra nelle iniziative editoriali del palinsesto Rai, che vuole dedicare uno spazio alla Giornata della Legalità. Come primo cittadino di una città calabrese, chiedo il ritiro della pellicola dagli schermi, perché è inaccettabile così tanta superficialità da parte di un servizio pubblico, nonché, chiedo, al Comitato di Vigilanza, vista la Sua sensibilità, di rivalutare il contenuto filmico e, principalmente, su quanto dichiarato dalla produzione su possibili minacce in Calabria da parte di terze persone”.
Redazione Calabria 7