La paventata chiusura del Reparto prevenzione crimine di Vibo Valentia ha scattato la preoccupazione dei sindacati della Polizia di Stato locali. I segretari provinciali di Siulp, Sap, Siap, FSP Polizia di Stato e Silp-Cgil, rispettivamente Franco Caso, Francesco Franza, Domenico Palermo, Roberto Bucca e Felice Apa esprimono, in nota, il timore all’indomani del trasferimento del Dirigente del reparto ad altra sede.
“La mancata nomina di un altro dirigente per il Reparto di Vibo – affermano i sindacalisti – si auspica, sia solo una dimenticanza del dipartimento della P. S. e non l’eventuale inizio dello smantellamento stessa. Nel rammentare che, l’istituzione del Reparto Prevenzione Crimine a Vibo Valentia è avvenuta nel 2013 per rendere più incisivo il dispositivo del controllo del territorio nella Regione Calabria, garantendo un più razionale impiego delle risorse e minori costi di esercizio, non si riesce a immaginare, a distanza di circa 10 anni dall’apertura, il perché questa provincia, permeata dalla criminalità organizzata, dovrebbe rinunciare a questo reparto d’élite della Polizia di Stato, che assicura un intervento rapido ed un controllo capillare del territorio”.
“Lo spostamento sarebbe un grosso errore”
“Ecco perché – sostengono – spostare il Reparto Prevenzione Crimine da questa provincia di frontiera e di lotta alla criminalità sarebbe un grosso errore. In tal senso, poco più di qualche anno fa, risultavano le affermazioni su Vibo Valentia dell’allora procuratore di Catanzaro: ‘Qui vi è una ’ndrangheta di Serie A’, motivo per cui siamo fortemente preoccupati. Da qui l’invito a non abbassare la guardia nell’interesse primario del territorio Vibonese, ancora oggi martoriato e tristemente famoso per la questione macro-criminale e l’appello alle forze politiche, amministratori, associazioni e cittadini di questa Terra per evitare la chiusura di questo importante avamposto dello Stato”.