I colpi di scena potrebbero non essere ancora finiti e “Rinascita Scott” riservare nuove sorprese. Sfida a colpi di istanze e di ricorsi tra la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e il collegio difensivo di Giancarlo Pittelli e Mario Lo Riggio a poche ore dall’inizio ufficiale del maxi processo alla massomafia che da domani partirà nell’aula bunker del polo industriale di Lamezia Terme. Il pomo della discordia è sempre Tiziana Macrì, il presidente del Tribunale collegiale di Vibo Valentia ricusato dalla Dda guidata da Nicola Gratteri. I difensori di Pittelli e Lo Riggio, gli avvocati Salvatore Staiano, Guido Contestabile e Francesco Muzzopappa, hanno manifestato infatti l’intenzione di ricorrere in Cassazione con due distinti atti. L’obiettivo è quello di ribaltare il provvedimento con il quale la Corte d’appello ha ricusato il giudice Macrì, ritenuto incompatibile a giudicare gli imputati di “Rinascita Scott”.
I motivi della ricusazione
I motivi della ricusazione
Secondo quanto sottolineato dalla Dda, Tiziana Macri, nell’ambito del procedimento penale “Rinascita-Scott”, aveva emesso “in qualità di gip del Tribunale di Catanzaro, il decreto di convalida dell’intercettazione disposta dal pubblico ministero. Il giudice ha l’obbligo di astenersi se si trova in alcuna delle situazioni di incompatibilità funzionali stabilite dagli articoli 34 e 35 e dalle leggi di ordinamento giudiziario”. Per la Dda la presidente Macrì non può tornare a giudicare “avendo emesso, quale gip nell’ambito del medesimo procedimento, provvedimenti di intercettazione a contenuto decisorio con apprezzamento nel merito in relazione all’imputazione associativa e alle articolazioni ad essa strettamente connesse nel cui ambito di operatività devono essere inquadrate le posizioni degli imputati”.
Mosse e contromosse
Osservazioni che non convincono la difesa di Giancarlo Pittelli e Mario Lo Riggio per la quale non ci sarebbe alcuna incompatibilità. Ergo Tiziana Macrì – a giudizio degli avvocati Staiano, Contestabile e Muzzopappa – può continuare a presiedere il collegio giudicante di “Rinascita Scott”. Intanto la Dda va avanti per la sua strada e prepara la contromossa: dopo aver chiesto e ottenuto la ricusazione nel giudizio immediato, ha depositato la stessa istanza per sollevarla dall’incarico anche nel processo con rito ordinario che partirà domani mattina e che vedrà alla sbarra 330 imputati. (mi.fa.)
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