Masaniello è turnat. Masaniello è crisciut. Recitava così una canzone famosa di Pino Daniele che calza a pennello al sindaco di Taormina Cateno De Luca il quale ha “scatenato” lungo lo Stivale un movimento politico che abbraccia partiti di tutto lo schieramento politico istituzionale. “Sud chiama Nord“, non guarda in faccia nessuno. Dalla Sicilia lancia il suo arrembaccio su tutto il territorio nazionale.
Il suo mantra è scardinare il sistema politico attuale che governa l’Italia dal dopoguerra. Il capopopolo, che è stato anche sindaco di Messina e deputato al Parlamento siciliano per ben quattro volte, è deciso a rivoluzionare il modus di fare politica. Con il suo movimento punta a fare emergere le forze sane della società che, a suo dire, è governata da “politicanti che pensano solo al proprio tornaconto o agli interessi di tutte quelle lobby affaristiche che fanno gli interessi di pochi privilegiati.
Cateno De Luca, il “toro scatenato” della politica italiana, ha preso il posto lasciato libero da Umberto Bossi e Beppe Grillo. Altri due leader rivoluzionari che, con i loro movimenti, hanno lasciato tracce indelebili nella politica italiana. De Luca “scateno” farà la stessa cosa. Con la sua costellazione di ben 18 sigle partitiche riuscirà a svuotare la base elettorale dei partiti tradizionali? Nella città di Vibo Valentia è sceso in campo per dare una mano al candidato a sindaco di Centro Francesco Muzzupappa. Nella conferenza stampa, tenutasi all’hotel 501, ha assicurato che il suo movimento riuscirà a rompere i vecchi schemi e le vecchie alleanze della politica tradizionale.