Hanno tagliato abusivamente alberi di faggio. Per questo cinque persone sono state denunciate dai Carabinieri Forestale della Stazione di Montalto Uffugo (Cosenza). I militari, nel corso di un sopralluogo di un lotto boschivo privato realizzato in località “Coscinello – Donna Domenica” nel comune di Rota Greca, hanno trovato tre operai di un’impresa boschiva locale intenti a caricare circa settanta quintali di legname appena tagliato. Il legname proveniva da un cantiere boschivo già ultimato e avente l’autorizzazione ormai scaduta, e soprattutto da lavorazione forestale eseguita in un periodo vietato. Inoltre le indagini hanno evidenziato come l’impresa boschiva, nell’eseguire il taglio dell’area privata, aveva sconfinato nella limitrofa proprietà comunale di San Martino di Finita, abbattendo ed asportando 27 esemplari di faggio su di una superficie di 3000 mq circa.
Per nascondere le tracce del reato, erano state inoltre dolosamente occultate alcune delle ceppaie affioranti dal terreno, ricoprendole con terriccio e fogliame. I Carabinieri hanno pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza il proprietario del lotto boschivo, i tre operai esecutori del taglio ed il titolare della ditta. Quest’ultimo ed il proprietario, già noti per analoghi reati, sono accusati di taglio abusivo e danneggiamento in assenza di autorizzazione paesaggistica ambientale e deturpamento di bellezze naturali per le lavorazioni abusive eseguite nel lotto privato mentre solo al titolare della ditta è stato contestato anche il reato di furto aggravato, per aver trafugato le piante dalla proprietà comunale. Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per circa tremila euro.
Per nascondere le tracce del reato, erano state inoltre dolosamente occultate alcune delle ceppaie affioranti dal terreno, ricoprendole con terriccio e fogliame. I Carabinieri hanno pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza il proprietario del lotto boschivo, i tre operai esecutori del taglio ed il titolare della ditta. Quest’ultimo ed il proprietario, già noti per analoghi reati, sono accusati di taglio abusivo e danneggiamento in assenza di autorizzazione paesaggistica ambientale e deturpamento di bellezze naturali per le lavorazioni abusive eseguite nel lotto privato mentre solo al titolare della ditta è stato contestato anche il reato di furto aggravato, per aver trafugato le piante dalla proprietà comunale. Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per circa tremila euro.
Redazione Calabria 7