Una immensa aula bunker per un maxi processo con ben 355 imputati ai quali vengono contestati, a vario titolo, 400 capi d’imputazione. Numeri importanti per l’inchiesta convenzionalmente denominata Rinascita-Scott eppure, nell’aulta bunker di Lamezia Terme, è presente un solo avvocato. Legale che era stato nominato d’ufficio dal Tribunale di Vibo Valentia per tutte le posizioni, ma che ha fatto presente di essere incompatibile in quanto alcuni suoi assistiti nel processo figurano anche quali parte lese per reati che vengono contestati ad altri imputati dello stesso processo. E’ quanto accaduto nella giornata di giovedì 13 ottobre a causa dell’assenza di difensori durante l’ormai noto maxi processo.
Comunicazione alle Camere Penali
Comunicazione alle Camere Penali
L’udienza è stata sospese, infatti, appena il Collegio giudicante ha preso atto della presenza di un solo legale a fronte della mole di imputati. Il Collegio ha pertanto inviato una comunicazione agli ordini professionali e alle Camere penali dichiarando come in aula fosse “presente un solo difensore che non può assumere la difesa di ufficio di tutti gli imputati a causa di una condizione di incompatibilità”. E sottolineando “la necessità – si legge ancora nella comunicazione – di garantire la difesa di tutti gli imputati” chiedendo “che sia sempre garantita la presenza di almeno due legali che possano assumere la difesa d’ufficio”. Il processo dovrò ovviamente andare avanti da cui, pertanto, la richiesta del Tribunale collegiale di Vibo alle Camere penali ed ai Consigli dell’Ordine di “collaborare affinchè il maxiprocesso si celebri bene ed in tempi ragionevoli”.