“I vaccini attualmente esistenti per l’immunizzazione contro il Covid-19 saranno meno efficaci contro la variante Omicron”. L’amministratore delegato di Moderna, Stephane Bancel, ritiene che i sieri al momento sul mercato siano molto meno efficaci contro la nuova variante. “Ci vorranno mesi – dichiara Bancel in un’intervista al Financial Times – prima che le aziende farmaceutiche possano produrre vaccini specifici per combattere Omicron”.
Bancel ha spiegato che l’elevato numero di mutazioni (forse 10, rispetto alle 2 della Delta e alle 3 della Beta) di Omicron sulla proteina spike, quella che il virus utilizza per infettare le cellule umane, e la rapida diffusione della variante in Sudafrica, suggeriscono che i vaccini attuali potrebbero essere modificati il prossimo anno. “L’efficacia non può essere allo stesso livello avuto con la variante Delta”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Moderna. “Penso che ci sarà un calo della protezione”, ha detto nella sede della società a Cambridge. “Non so di quanto, dobbiamo attendere i dati. Gli scienziati con cui ho parlato mi hanno detto che ‘questa cosa’ non va per niente bene”.
Bancel ha spiegato che l’elevato numero di mutazioni (forse 10, rispetto alle 2 della Delta e alle 3 della Beta) di Omicron sulla proteina spike, quella che il virus utilizza per infettare le cellule umane, e la rapida diffusione della variante in Sudafrica, suggeriscono che i vaccini attuali potrebbero essere modificati il prossimo anno. “L’efficacia non può essere allo stesso livello avuto con la variante Delta”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Moderna. “Penso che ci sarà un calo della protezione”, ha detto nella sede della società a Cambridge. “Non so di quanto, dobbiamo attendere i dati. Gli scienziati con cui ho parlato mi hanno detto che ‘questa cosa’ non va per niente bene”.
Variante Omicron altamente trasmissibile
La variante Omicron è altamente trasmissibile e richiede un’azione urgente”. Lo affermano i ministri della Salute del G7. Ad oggi sono 33 i casi confermati segnalati in Europa, fa sapere l’Ecdc. Le segnalazioni arrivano da otto Paesi, tra cui l’Italia. Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in paesi africani, i contagiati sono asintomatici o con sintomi lievi. Alla riunione del G7 Salute sulla nuova variante Covid, Omicron, i ministri “hanno elogiato il lavoro esemplare del Sudafrica sia nell’individuare la variante sia nell’avvertire gli altri”. Inoltre i ministri hanno mostrato “forte sostegno alla creazione di una rete internazionale di sorveglianza dei patogeni nell’ambito dell’Organizzazione mondiale della sanità”.
“L’identificazione della variante Omicron nell’area meridionale dell’Africa conferma l’urgenza di fare di più per vaccinare la popolazione dei Paesi più fragili, ci sarà bisogno del ruolo di coordinamento di Onu e Oms”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al G7 dei ministri della Salute. “Non basta donare dosi – ha proseguito – dobbiamo supportare concretamente chi non ha servizi sanitari strutturati e capillari come i nostri. Occorre essere certi che i vaccini donati vengano effettivamente somministrati e nei Paesi più fragili per farlo ci sarà bisogno del ruolo di coordinamento di Onu e Oms”.
“La situazione è seria”
Sulla Omicron gli scienziati lavorano per capire come si sia sviluppata, quanto sia pericolosa e quanto possa aggirare gli attuali vaccini. Per i medici sudafricani, che per primi si sono trovati a studiarla, le sue numerose mutazioni la rendono un ibrido mai visto prima. “La situazione è seria, c’è un nuovo rischio”. Così il ministro Speranza.
“Abbiamo fatto molto bene coi 27 paesi europei a disporre misure forti come il blocco di voli e il divieto d’ingresso per chi proviene dal Sudafrica e dai paesi limitrofi. Siamo tutti più reattivi perché non si tratta di un fatto totalmente nuovo. Il vaccino è un’arma fondamentale ma va accompagnata da una serie di misure”. L’Istituto Superiore di Sanità in Italia ha frenato un po’ gli allarmismi dichiarando che “non ci sono al momento evidenze che Omicron provochi una malattia più grave rispetto alle altre varianti finora affrontate”.
“I vaccini vanno adeguati”
“Se qualche parte del Sars-Cov-2 cambia, anche i vaccini vanno adeguati. Abbiamo vaccini più versatili di quelli del passato. L’unico modo per arginare la diffusione del Coronavirus è vaccinare l’intera popolazione mondiale. La comparsa in Sudafrica della variante Omicron – spiega alla Stampa il professor Roberto Cauda, revisore scientifico dei parametri Covid del Governo – dimostra che dove il livello di immunizzazione è più basso il virus circola in modo incontrollato e muta accrescendo la propria capacità di infettare. I vaccini – conclude il direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico Gemelli – si possono aggiornare in circa sei mesi ma intanto bisogna frenare l’infezione”.