di Bruno Mirante – Più che un incidente diplomatico, il mancato invito al commissario regionale Stefano Graziano al webinar organizzato dalla federazione provinciale del Pd di Catanzaro con la partecipazione del vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzano, rappresenta una scelta politica chiara che sottende un messaggio da recapitare direttamente ai vertici del Nazareno. Vale a dire la volontà dei gruppi dirigenti locali di autodeterminarsi nella costruzione della proposta politica da presentare alle elezioni regionali. I dirigenti del Pd di Catanzaro rivendicano la necessità e l’urgenza di lavorare alla composizione di una coalizione larga, partecipata e plurale capace di mettere al centro bisogni, aspettative e potenzialità della Calabria, abbandonando singoli egoismi, fughe in avanti, e tatticismi. Un’urgenza che fa il paio con la consapevolezza che la designazione di Nicola Irto da parte del commissario Graziano non sia quella più indicata ad allargare la coalizione. Per questa ragione chiedono un nome di “superamento”. E partendo da questo assunto, all’incontro con il vice di Enrico Letta, sono stati invitati anche il segretario regionale della Cgil Angelo Sposato, il leader del movimento Calabria Civica Francesco Aiello (già candidato a governatore per il Movimento 5 stelle) e la portavoce nazionale del movimento 6000 Sardine Jasmine Cristallo. Per la Cristallo, in particolare, si tratta di una vera e propria scelta di campo. E’ la prima volta infatti che l’esponente calabrese delle Sardine partecipa ad una riunione di organismo politico del Partito democratico. Una scelta che conferma la sua vicinanza all’ala sinistra del Pd rappresentata proprio da Provenzano e dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. Qualche segnale in tale direzione era giunto dopo la firma affissa da Cristallo al documento politico presentato da Marco Miccoli in vista delle amministrative di Cosenza, sempre nell’ottica di costruzione di una coalizione larga e plurale che tenga dentro le varie anime del civismo e del centrosinistra.
Il tentativo (auspicato) di allargare la coalizione in vista delle regionali (quello portato avanti da Graziano nella prima fase è di fatto fallito e ha causato l’isolamento di Irto) dovrà fare i conti con le resistenze del polo civico di De Magistris. Carlo Tansi, sulle colonne di Calabria7, ha chiuso ad ogni tentativo di interlocuzione dei democrat, bollando l’ipotesi “primarie”, fortemente volute da Enrico Letta, come un tentativo maldestro di riproporre le “vecchie facce” della politica regionale. Tuttavia al Nazareno l’aria è cambiata e toccherà alla segreteria nazionale fare ordine tra due linee politiche divergenti.
Il tentativo (auspicato) di allargare la coalizione in vista delle regionali (quello portato avanti da Graziano nella prima fase è di fatto fallito e ha causato l’isolamento di Irto) dovrà fare i conti con le resistenze del polo civico di De Magistris. Carlo Tansi, sulle colonne di Calabria7, ha chiuso ad ogni tentativo di interlocuzione dei democrat, bollando l’ipotesi “primarie”, fortemente volute da Enrico Letta, come un tentativo maldestro di riproporre le “vecchie facce” della politica regionale. Tuttavia al Nazareno l’aria è cambiata e toccherà alla segreteria nazionale fare ordine tra due linee politiche divergenti.
LEGGI ANCHE | Verso le Regionali, i circoli del Pd invocano una verifica di coalizione sul nome di Irto
LEGGI ANCHE | Regionali, Tansi boccia l’potesi primarie nel centrosinistra: “Non ci interessano gli inciuci”