Aesontium: droga ed estorsioni nel fortino rom di Catanzaro, in 44 rischiano il processo (NOMI)

La procura di Catanzaro ha chiesto in tempi record il rinvio a giudizio per 44 persone coinvolte nel blitz dei carabinieri e della Mobile
droga Catanzaro

di Gabriella Passariello – In tempi record, dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, il sostituto procuratore Debora Rizza ha chiesto il rinvio a giudizio per 44 indagati coinvolti nell’inchiesta “Aesontium”, il blitz scattato nella zona sud di Catanzaro che ha portato il 12 ottobre dell’anno scorso i carabinieri del Reparto operativo, diretto dal colonnello Roberto di Costanzo e gli uomini della Squadra mobile, guidata dal dirigente Fabio Catalano, a notificare un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 21 indagati, di cui 9 in carcere e 12 ai domiciliari, sotto accusa a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, furto e porto abusivo di armi, ricettazione ed estorsione (LEGGI). Tra gli indagati, che rischiano il processo, esponenti di vertice, organizzatori degli approvvigionamenti e della distribuzione di droga, vedette e fornitori, in un’inchiesta che mira a far luce su un fiorente mercato di marijuana, hashish, cocaina e eroina, nel fortino rom di viale Isonzo. Stralciata la posizione di Antonia Passalacqua, detta la gobba, 59 anni di Catanzaro, il cui nome compariva nell’avviso di conclusione delle indagini.

I nomi dei 44 indagati

I nomi dei 44 indagati

Marco Bevilacqua, 31 anni di Catanzaro, Romina Veronica di Cataldo, 28 anni, di Catanzaro; Gianluca Bevilacqua, detto Felice, 39 anni, di Catanzaro; Francesca Martelli, detta “Subaru”, 42 anni, di Catanzaro;  Francesca Bevilacqua, 50 anni, di Catanzaro; Antonietta Passalacqua, 71 anni, di Catanzaro; Cosimo Bevilacqua, detto “Coccolino”, 24 anni, di Catanzaro; Fabio Bevilacqua, 30 anni di Catanzaro; Silvana Vecceloque Pereloque, alias culu e vacca, 47 anni, di Catanzaro; Fabrizio Veneziano, detto Porcellino, 26 anni, di Catanzaro; Alfredo Benassai, 42 anni, Catanzaro; Domenico Bevilacqua, 53 anni, Catanzaro; Massimo Bevilacqua, 29 anni, di Catanzaro; Mirko Bevilacqua, 27 anni, Catanzaro; Luana Pappaianni, 27 anni, Catanzaro; Donato, Bevilacqua, detto “ Mario” o occhio storno 46 anni Catanzaro; Graziella Passalacqua, 42 anni, Catanzaro; Marco Passalacqua, 33 anni, Catanzaro; Antonio Bevilacqua, detto Tonino, 33 anni, Catanzaro; Franco Passalacqua, detto “U killer”, di Catanzaro; Cosimo Passalacqua, 38 anni, di Catanzaro; Francesco Bevilacqua, 29 anni di Catanzaro; Isa Garuja, inteso “Antonio”, 46 anni, di Altamura; Mirko Passalacqua, inteso u Zannutu, 23 anni, Catanzaro; Antonio Abbruzzese, 46 anni, Catanzaro; Luciano Abbruzzese, 36 anni, Catanzaro; Cosimo Abbruzzese, 38 anni, Catanzaro; Giovanni Abruzzese, 34 anni, Catanzaro; Armando Abbruzzese, 37 anni, Catanzaro; Maurizio Abbruzzese, 35 anni, Catanzaro; Claudia Abbruzzese, 22 anni, Catanzaro; Jessica Bevilacqua, 26 anni, Catanzaro; Antonella Bevilacqua, 30 anni Catanzaro; Silvano Passalacquadetto Barbanera, 45 anni, di Catanzaro; Andrea Bernaschino, 34 anni, di Catanzaro; Stefano Bevilacqua, 34 anni, di Catanzaro; Ubaldo Codamo, 26 anni, di Borgia; Enzo Costantino, 50 anni di Catanzaro; Francesco La Salvia, 41 anni di Catanzaro; Luigi Vecceloque Pereloque, inteso U Marocchinu, 53 anni, di Catanzaro; Sharon Codamo, 27 anni, di Borgia; Giuliano Bevilacqua, 35 anni, di Catanzaro; Alessandra Voci, 31 anni, di Catanzaro; Massimiliano Passalacqua, 24 anni, di Catanzaro.

Baby pusher al servizio dell’organizzazione

L’inchiesta Aesontium  scaturisce da due distinte attività investigative, condotte rispettivamente dall’Arma dei Carabinieri e l’altra dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, confluita poi in un’unica indagine, nata da un sequestro di droga avvenuto nel settembre del 2016. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire i ruoli di ogni componente dei due sodalizi: dal vertice fino alla manovalanza; dagli approvvigionamenti che avvenivano tramite un indagato di origini albanesi che dimorava in Puglia e da elementi contigui alle cosche del versante della costa ionica fino alla distribuzione al dettaglio spesso affidata a minorenni, in alcuni casi anche baby-pusher. Nel quartiere dello spaccio c’era di tutto: marijuana, hashish, cocaina, eroina. Una sorta di centro commerciale all’area aperta dedito al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

L’udienza preliminare e il collegio difensivo

Il gup del Tribunale di Catanzaro Alfredo Ferraro ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 16 marzo e in quel giorno gli avvocati difensori (nel cui collegio difensivo compaiono i nomi di Anna Marziano, Giuseppe Gervasi, Lucio Canzoniere, Mary Aiello, Gaspare Guarino, Piero Chiodo, Leopoldo Marchese, Giuseppe Menzica, Orlando Sapia e Federico Sapia), tenteranno di smontare le ipotesi di accusa per evitare il processo nei confronti dei loro assistiti.

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