“Saremmo all’anno zero della politica se nella scelta dei sottosegretari dovesse esserci un problema, addirittura, come riportano alcuni giornali, un veto o un ‘no’, nei confronti dell’onorevole Giuseppe Mangialavori, che non è stato né condannato, né imputato, né indagato, né raggiunto da alcun avviso di garanzia per vicende legata a fatti di ‘ndrangheta o altro”. Lo afferma il vicepresidente della Camera ed esponente di Forza Italia, Giorgio Mulè, intervenendo a ‘Il caffè della domenica’, in onda su Radio24.
“Mangialavori – prosegue – è uno straordinario professionista, un medico, un senologo che è alla seconda legislatura e non è mai stato sfiorato da sospetti. C’è solo una dichiarazione di un pentito che risale a cinque anni fa, ritrattata e corretta nel tempo. Questo non può e non deve essere sufficiente a far dire un ‘no’ nei suoi confronti, perché allora alzerei le mani e dichiarerei la sconfitta del fronte garantista. Se ci si fermasse davanti a una chiacchiera di un pentito senza alcun seguito giudiziario – insiste – vorrebbe dire che siamo messi davvero male. Non voglio credere né che ci sia un veto su Mangialavori, né che eventualmente non rientri fra i sottosegretari”.
“Mangialavori – prosegue – è uno straordinario professionista, un medico, un senologo che è alla seconda legislatura e non è mai stato sfiorato da sospetti. C’è solo una dichiarazione di un pentito che risale a cinque anni fa, ritrattata e corretta nel tempo. Questo non può e non deve essere sufficiente a far dire un ‘no’ nei suoi confronti, perché allora alzerei le mani e dichiarerei la sconfitta del fronte garantista. Se ci si fermasse davanti a una chiacchiera di un pentito senza alcun seguito giudiziario – insiste – vorrebbe dire che siamo messi davvero male. Non voglio credere né che ci sia un veto su Mangialavori, né che eventualmente non rientri fra i sottosegretari”.
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