di Mirko Monterosso – Ritorno a scuola in presenza da lunedì prossimo anche in Calabria. La conferma è arrivata dal presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì il quale in un video su Facebook ha dichiarato che “sulla didattica i confini entro i quali ci possiamo muovere sono quelli dettati dal Consiglio di Stato. Non c’è possibilità di andare oltre il Consiglio di Stato che impone il ritorno alla didattica in presenza a meno di fatti così rilevanti e gravi da imporre una decisione diversa”.
Il numero dei nuovi positivi giornalieri, intanto, è stabile poco oltre i 200 (232 contro i 207 di ieri) mentre il virus continua ad uccidere: 5 le vittime con il totale che arriva a 577. Crescono i ricoverati in area medica (283, +5) mentre calano quelli in terapia intensiva (19, -3) e gli isolati a domicilio (9.544, -259). Calano anche i casi attivi che scendono da 10.103 a 9.846, e crescono (+484) i guariti che arrivano a 21.088.
Il numero dei nuovi positivi giornalieri, intanto, è stabile poco oltre i 200 (232 contro i 207 di ieri) mentre il virus continua ad uccidere: 5 le vittime con il totale che arriva a 577. Crescono i ricoverati in area medica (283, +5) mentre calano quelli in terapia intensiva (19, -3) e gli isolati a domicilio (9.544, -259). Calano anche i casi attivi che scendono da 10.103 a 9.846, e crescono (+484) i guariti che arrivano a 21.088.
Il punto sui vaccini
In crescita anche il numero delle dosi di vaccino somministrate, ma con 26.163 inoculazioni sulle 48.640 attualmente disponibili – secondo il dato aggiornato alle 16,00 dell’Agenzia italiana del Farmaco, la Calabria resta ultima. Sul tema delle vaccinazioni, Spirlì, su Facebook, ha affermato di ritenere che la durata della campagna, a livello nazionale, durerà “non meno di due anni. Si assumono delle responsabilità – ha aggiunto – a parlare in televisione a dire cose che io non mi permetterei mai di fare. Prima di parlare bisognerebbe avere concretezza in mano, e bisogna pensare e riflettere”.
In vista della riapertura delle scuole, intanto, alcuni casi si segnalano nelle scuole elementari e medie già aperte. Scuole chiuse ad eccezione di quella dell’infanzia a Mormanno fino a venerdì 29 gennaio, dopo che quattro alunni positivi sono risultati positivi al Covid. A Vibo Valentia, invece, la positività d una docente della scuola primaria Don Bosco, ha provocato la messa in quarantena di due classi e la chiusura per due giorni per la sanificazione di tutti gli ambienti del plesso.
Le regioni che sperano nel cambio colore
Le 14 Regioni attualmente in area arancione sono Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Sardegna e Lombardia. Non resta che aspettare il monitoraggio di venerdì 29 gennaio e gli eventuali cambi di colore a partire da domenica 31 gennaio.
Devono solitamente intercorrere due settimane prima del cambio di colore, quindi in teoria Emilia Romagna, Veneto e Calabria potranno, se i dati lo permetteranno, passare in zona gialla essendo entrate in arancione già l’11 gennaio (invece per loro Speranza ha prorogato l’arancione). Ipotesi che sarà valida da domenica prossima anche per quel che riguarda Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d’Aosta (quest’ultime in zona arancione da domenica 17). Sono in zona rossa dal 17 gennaio Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano: potrebbero diventare arancioni all’inizio della prossima settimana.
Coronavirus, una regione si avvicina alla zona bianca. La Calabria spera nel giallo