L’Asi (Associazione Sociologi Italiani) ha deciso di istituire uno Sportello Online di Counseling Sociolistico.
“Da una intuizione del Presidente Asi Antonio Latella e della Dott.ssa Sonia Angelisi, sociologa e ricercatrice indipendente nonché socia fondatrice dell’associazione stessa – spiega un comunicato – nasce uno sportello totalmente gratuito di ascolto e di consulenza che vede e prevede al proprio interno la collaborazione di più professionisti: sociologi, medici, assistenti sociali, avvocati, psicologi allo scopo di diversificare un servizio che mira a combattere l’isolamento sociale da Covid-19.Se counseling, come ben sappiamo, si rifà al concetto di relazione d’aiuto e consulenza per “aiutare le persone ad aiutarsi” attraverso il rafforzamento del potenziale interno di cui già dispongono, occorre chiarire il significato di “sociolistico”.
“Da una intuizione del Presidente Asi Antonio Latella e della Dott.ssa Sonia Angelisi, sociologa e ricercatrice indipendente nonché socia fondatrice dell’associazione stessa – spiega un comunicato – nasce uno sportello totalmente gratuito di ascolto e di consulenza che vede e prevede al proprio interno la collaborazione di più professionisti: sociologi, medici, assistenti sociali, avvocati, psicologi allo scopo di diversificare un servizio che mira a combattere l’isolamento sociale da Covid-19.Se counseling, come ben sappiamo, si rifà al concetto di relazione d’aiuto e consulenza per “aiutare le persone ad aiutarsi” attraverso il rafforzamento del potenziale interno di cui già dispongono, occorre chiarire il significato di “sociolistico”.
Sociolistico – spiega la nota – è un termine coniato dalla stessa Dott.ssa Angelisi ed unisce due lemmi: sociologia ed olistico. L’unione di questi due universi concettuali apparentemente lontani tra loro non è casuale né forzata. La sociologia, infatti, riguarda lo studio delle interazioni sociali e il prodotto di queste interazioni sull’ambiente in una visione contemplata dalla teoria dei sistemi secondo cui, in termini spiccioli, le informazioni che vengono immesse nell’ambiente hanno delle ripercussioni su tutti i soggetti che interagiscono con quell’ambiente e viceversa”. Lo sportello, spiega l’Asi, “riunisce le competenze di più professionisti sparsi su tutto il territorio nazionale per dipanare ansie, paure, dubbi e preoccupazioni facendo leva sull’ “autoguarigione” dell’individuo ovvero sulla sua capacità intrinseca di riequilibrare da sé il proprio stare al mondo, le proprie relazioni, le proprie reazioni agli eventi”.
A Crotone invece, in questo delicato periodo di restrizioni legate all’emergenza per COVID 19, nell’ottica di fornire ai cittadini informazioni chiare e puntuali indicazioni sui comportamenti consentiti, la Questura ha istituito un punto di ascolto dedicato all’emergenza in atto.
Per avere informazioni, quindi si può telefonare, dal lunedì al sabato, dalle ore 10,00 alle 12.00, all’utenza telefonica 09626636558 o scrivere all’indirizzo email: gab.quest.kr@pecps.poliziadistato.it La Questura ricorda che è sempre attivo il servizio di denunce a domicilio, previo appuntamento, per i portatori di handicap e persone con ridotta mobilità e che è possibile segnalare la commissione di reati specifici mediante l’applicazione della Polizia “Youpol”. In presenza poi di particolari situazioni di necessità, si può acquisire l’istanza per il rilascio del passaporto al domicilio del cittadino.
Da Reggio Calabria parte servizio supporto psicologico Cgil
In tempi di coronavirus anche la salute psicologica delle persone va tutelata. Da qui l’idea di un supporto psicologico per tutti coloro che si trovano in una condizione di fragilità emotiva dovuta all’attuale emergenza sanitaria, con la possibilità di contattare un numero telefonico dedicato (0965 893 505) o di utilizzare WhatsApp (344 150 8191). L’iniziativa è stata lanciata dalla Camera del Lavoro di Reggio Calabria – Locri e dal sindacato di polizia Silp Cgil di Reggio Calabria. Per le forze dell’ordine è previsto un servizio specifico sempre attraverso il canale telefonico o Whatsapp (numero unico 347 843 2095).
“Il periodo prolungato di isolamento dalla vita sociale – si legge in una nota della Cgil di Reggio Calabria – la paura di ammalarsi, il cambiamento forzato di abitudini, l’insicurezza di poter perdere il posto di lavoro, possono creare ansia, fragilità e apprensione. Anche la percezione del rischio può essere distorta e amplificata sino a portare a condizioni di panico. Un problema che tocca in maniera specifica chi è in prima linea come i sanitari, i soccorritori e tutti i lavoratori impegnati a garantire i servizi essenziali oltre ovviamente ai cittadini. C’è poi la questione della violenza di genere – prosegue la Cgil – perché per le donne vittime di abusi l’obbligo di restare a casa imposto dal coronavirus può diventare una doppia emergenza. Dunque, grazie alla disponibilità di uno staff di professionisti, abbiamo disposto il servizio di supporto psicologico telefonico gratuito come prime contact per supportare e agire concretamente, laddove necessario”.
Un focus particolare, infine, è stato dedicato alle forze dell’ordine: “Come tutto il personale che lavora nelle emergenze – scrive il Silp Cgil di Reggio Calabria – gli operatori in divisa si trovano esposti a forti traumi e stress, sia come cittadini e sia perché ‘costretti’ a fronteggiare una situazione nuova, un virus che ancora non ha vaccini e cure, con le conseguenti preoccupazioni per la propria salute e i propri cari. Il rischio, per i poliziotti, è quello della sintomatologia da stress post-traumatico. Una situazione che può determinare un cortocircuito perché chi è soccorso – il cittadino – non si aspetta che il soccorritore possa avere dei disagi. Vogliamo offrire con questo servizio un supporto ulteriore”.
Redazione Calabria 7