scolacium

Le mani del clan Bruno sul Comune di Squillace, voti in cambio di favori e nessuna preferenza agli “irriconoscenti”

Le minacce ai politici per ottenere appalti nelle carte dell'inchiesta della Dda di Catanzaro "Scolacium"

Il clan Bruno era in grado di muovere una cospicua quantità di voti riuscendo a penetrare all’interno dell’amministrazione comunale di Squillace attraverso Sandro Stilo, definito nell’ordinanza del gip distrettuale che ha portato a 22 misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta della Dda, nome in codice Scolacium, l’informatore di Gennaro Felicetta, in cambio di favori per sé e per la famiglia di ‘ndrangheta di appartenenza.

Nessun voto per gli irriconoscenti

In passato avrebbe minacciato un assessore e in due circostanze il 25 maggio 2014 e il 24 febbraio 2019 avrebbe preso di mira il primo cittadino di Squillace “l’ha preso dal collo ed è capitato due volte, una nel Comune e una volta è andato allo studio, gli ha buttato la scrivania”. Non solo. Stilo quando era necessario nei confronti degli “irriconoscenti” negava il suo consenso elettorale, tant’è che in una conversazione lui riferisce a Felicetta di contrasti con strascici giudiziari sorti con un parente a cui nega il consenso elettorale in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Squillace, a differenza di quanto accaduto nella precedente tornata, quando aveva contribuito al raggiungimento di un notevole risultato consentendogli di raggiungere 237 preferenze e di essere nominato vicesindaco. Stilo, secondo le ipotesi di accusa, condiziona l’attività dell’amministrazione comunale di Squillace per favorire i suoi interessi economici e anche quelli della cosca.

Le minacce ad un assessore comunale

Nella conversazione del 2019 lui racconta a Gennaro Felicetta, ad Adrian Domianov e a Gaetano Iannone di aver minacciato in passato un assessore con deleghe ai Lavori pubblici, all’Urbanistica e alla programmazione territoriale del Comune di Squillace, ritenendo di essersi speso in suo favore senza che lui dimostrasse di essere riconoscente. Riferisce come in difesa dell’assessore fosse intervenuto il sindaco minacciando anche lui. Stilo per accattivarsi la stima di Felicetta e Dimitrov aggiunge di “aver messo le mani al collo… quando il tuo paesino è venuto a Squillace a fare i tetti”. Il riferimento è ai lavori di manutenzione straordinaria del tetto della scuola media di Squillace Lido che l’amministrazione comunale aveva affidato ad una determinata ditta, ma successivamente diversi interventi d manutenzione straordinaria e messa in sicurezza sono stati effettivamente assegnati ad un impresa riconducibile allo stesso Stilo.

“Lui adesso vuole trovare uno stupido per metterlo a sindaco per avere gli appalti”

Il sindaco impegnato in compagna elettorale fa notare a Stilo come lo abbia sempre rispettato, ricordandogli che quando l’amministrazione ha avuto disponibilità di fondi, gli ha affidato lavori in due distinte occasioni per importi rispettivamente di 1.500 euro e di 13mila euro.  Un altro dato dal quale si desume la capacità di Stilo di condizionare l’amministrazione comunale si evince da un’altra conversazione ritenuta di interesse investigativo. Felicetta racconta a Dimotrov di aver percepito come Stilo intenda individuare una figura compiacente da candidare alla carica di sindaco di Squillace affinchè possano essere assegnati all’impresa edile a lui riconducibile quanti più appalti possibile: “ma lui adesso vuole trovare uno stupido per metterlo a sindaco, e tutti i lavori del Comune li deve fare lui (Stilo ndr) senza chiedere il permesso a nessuno”.

 LEGGI ANCHE | Auto di un avvocato incendiate per ritorsioni nel Catanzarese, i pentiti: “Il movente? Pizzo e politica”

LEGGI ANCHE | Le cosche Catarisano e Bruno nel Catanzarese: ridefiniti gli equilibri criminali tra capi cosca storici e nuove leve

LEGGI ANCHE | Auto di un avvocato incendiate per ritorsioni nel Catanzarese, i pentiti: “Il movente? Pizzo e politica”

LEGGI ANCHE | Scolacium, nuovo colpo della Dda nella provincia di Catanzaro: chi sono i 24 indagati (NOMI)

LEGGI ANCHE | Le mani delle cosche di ‘ndrangheta del Catanzarese nel settore edile, boschivo ed eolico: i dettagli del blitz dei carabinieri (VIDEO)

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
L’iniziativa ha, tra i suoi obiettivi, quelli di censire le minacce alla conservazione delle risorse naturali presenti nell’area
I giudici di secondo grado riconoscono "l'esistenza di un sistema unitario e di regole comuni" e spiegano l'egemonia della cosca Mancuso
La famiglia ha presentato un esposto ai carabinieri per cercare di fare chiarezza sulle cause del decesso. La Procura segue il caso
Il piccolo comune di Calopezzati, poco meno di 1.500 abitanti in provincia di Cosenza, punta con forza su una svolta ecologica
Lo riferisce il sindacato della Polizia penitenziaria Sappe: "in meno di un anno, sorpreso, per ben tre volte, ad usare cellulari"
Il 14 maggio a Roma protesta nazionale Federdistat Cisal: le ragioni dello sciopero nelle parole del segretario provinciale della Cisal, Vitaliano Papillo
Non valorizzate voci fondamentali e coincidere le cifre sul fondo cassa e alcune non segnalate per il riconoscimento di debiti fuori bilancio
Gru e carrelli hanno movimentato 8.800 teus, raggiungendo così un altro record mensile, raggiungendo le 59.900 teus
Con i fondi garantiti dal Pnrr ed una dotazione finanziaria pari ad oltre 16 milioni di euro,si punta a sostenere la filiera olivicola
Il capogruppo del Pd propone all’assessore al Decoro urbano, Giusy Iemma, e a quello alla Cultura, l'indizione di un concorso-premio
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved