Omicidio e tentato omicidio nel Vibonese, assolti padre e figlio (NOMI)

L'uccisione del giovane era avvenuta per motivi futili: una serie di sguardi minacciosi fra le parti
omicidio acquaro

La Corte di Assise di Appello di Catanzaro ha assolto Cosimo Ciancio e il figlio Giuseppe Ciancio per l’omicidio di Rosario Mazza e il tentato omicidio di Simone Mazza, avvenuto ad Acquaro, nel Vibonese, il 19 gennaio 2017. Condannato, invece, con sentenza ormai divenuta definitiva, Alessandro Ciancio, reo confesso, a 18 anni di reclusione. In precedenza la Corte di Assise di Appello di Catanzaro aveva condannato Cosimo Ciancio alla pena di 17 anni e sei mesi e il figlio Giuseppe alla pena di 10 anni e 8 mesi di reclusione.

Successivamente la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso interposto dalla difesa con gli avvocati Giovanni Vecchio, Bruno Ganino e Nico D’Agoscola, annullando la sentenza di condanna. Adesso, in sede di rinvio la Corte di Assise di Appello ha assolto il padre e il figlio con la formula per non avere commesso. L’omicidio di Mazza era avvenuto per motivi futili: una serie di sguardi minacciosi fra le parti.

Successivamente la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso interposto dalla difesa con gli avvocati Giovanni Vecchio, Bruno Ganino e Nico D’Agoscola, annullando la sentenza di condanna. Adesso, in sede di rinvio la Corte di Assise di Appello ha assolto il padre e il figlio con la formula per non avere commesso. L’omicidio di Mazza era avvenuto per motivi futili: una serie di sguardi minacciosi fra le parti.

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