di Bruno Mirante – Il nuovo Dpcm licenziato dal governo Conte per contenere la diffusione del Coronavirus ha disposto la chiusura di bar e ristoranti a partire dalle ore 18. Un provvedimento che, ancora una volta, va a “colpire” le attività commerciali del settore food & beverage e non solo. Il decreto è stato accolto con sentimenti contrastanti da parte dei titolari delle attività del Capoluogo di Regione in un clima generale di incertezza anche rispetto a quei ristori che il governo ha annunciato per quelle attività che risulteranno penalizzati dalle restrizioni ma delle quali ancora non se conoscono le entità.
Le attività dei servizi di ristorazione tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, ”sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio” ed e così alcune attività tipicamente serali come alcuni pub del centro storico di Catanzaro hanno scelto di aprire anche a pranzo per cercare di limitare le perdite. Ma non tutti sono dello stesso avviso.
Le attività dei servizi di ristorazione tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, ”sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio” ed e così alcune attività tipicamente serali come alcuni pub del centro storico di Catanzaro hanno scelto di aprire anche a pranzo per cercare di limitare le perdite. Ma non tutti sono dello stesso avviso.
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