Sulla Statale 106 commozione e rabbia nella Giornata in ricordo delle vittime della strada

L'iniziativa è nata con l’intento di “illuminare idealmente il ricordo di chi non c’è più ma anche le coscienze di quanti possono e devono fare qualcosa"
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In occasione della Giornata mondiale in ricordo di tutte le vittime della strada, l’Organizzazione di volontariato ‘Basta vittime sulla strada statale 106’, viste le restrizioni dovute al covid-19, per il secondo anno di fila, ha deciso di organizzare una iniziativa per ricordare tutte le persone decedute sull’arteria. Il sodalizio ha invitato tutti i familiari delle vittime della strada Statale 106 ad accendere una candela e a posizionarla sul proprio balcone di casa o su una finestra con accanto una foto dei propri cari scomparsi al fine di “realizzare una foto poi pubblicata sulla pagina e nel gruppo Facebook del nostro sodalizio”.

Illuminare idealmente il ricordo di chi non c’è più

Illuminare idealmente il ricordo di chi non c’è più

Questa iniziativa è nata con l’intento di “illuminare idealmente, attraverso la luce delle candele, il ricordo di chi non c’è più ma anche le coscienze di quanti possono e devono fare qualcosa affinché ciò che è accaduto a loro non accada mai più ad altri. Il primo dei partecipanti all’iniziativa – si legge in una nota – è stato il nostro presidente Leonardo Caligiuri che ha ricordato il suo papà Antonio Caligiuri che ha perso la vita sulla strada Statale 106 nel 2018”.

Il commovente messaggio di Marica

All’iniziativa hanno partecipato numerose famiglie, alcune delle quali, insieme alle foto dei loro cari, hanno deciso di inviare un messaggio pubblicato sulla pagina e nel gruppo Facebook dell’organizzazione. Tra i tanti il più commovente ma anche il più profondo è stato quello di Marica: “Sono l’unica sopravvissuta nell’incidente di Riace del 29 agosto scorso in cui persero la vita il mio compagno e comandante dei vigili di Roccella Jonica Alfredo Fregomeni ed i nostri amici Silvestro Romeo e Giusy Bruzzese, marito e moglie. Io sono viva ma immobile in un letto e morta dentro. E non ci sarà mai giustizia”.

Il video reportage realizzato da Natalino Stasi

Il messaggio di dolore e sofferenza di Marica, insieme a quello degli altri familiari delle vittime della Statale 106, ha aperto sui social ad un momento di grande riflessione sulla famigerata e tristemente nota ‘strada della morte’ nella Giornata mondiale in ricordo di tutte le vittime della strada insieme al video reportage realizzato da Natalino Stasi dal titolo ‘È la strada della morte’. Un reportage trasmesso in diretta su Facebook in cui vengono raccontate non solo le tante pericolosità della Statale 106 ma anche la storia di Giuseppe Trento e di Claudio Mazzietello. Si tratta di due ragazzi di 26 anni che hanno perso la vita – come cita la sentenza di condanna per l’Anas – per un errore di costruzione della strada Statale 106.

Le parole del presidente del sodalizio

“Sento il dovere – dichiara il presidente Leonardo Caligiuri – di ringraziare tutte le famiglie che ieri hanno voluto partecipare alla nostra iniziativa. Insieme al Direttivo ho deciso che la prima settimana di maggio del prossimo anno organizzeremo una santa messa in cui ricorderemo tutti i nomi delle vittime della Statale 106 che ieri ci sono state segnalate dai familiari insieme a tutte le altre vittime della famigerata e tristemente nota ‘strada della morte’ in Calabria. Vorrei infine ringraziare in modo particolare Marica: il suo messaggio per noi è stato molto importante ma, soprattutto, è importante il suo esempio. A lei, anche a nome del Direttivo e di tutti gli iscritti, auguro una buona ed immediata guarigione. A tutti noi, invece, – conclude il Leonardo Caligiuri – spero che il suo messaggio possa far riflettere sull’importanza della vita umana e, quindi, di una migliore e più giusta e sicura mobilità”.

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