“Dalla gravità del ritardo nello sviluppo del Mezzogiorno conseguono profonde disuguaglianze economiche e sociali, ne risulta frenata l’intera crescita dell’economia nazionale. La nuova stagione avviata dal Pnrr offre l’occasione di rafforzare la coesione territoriale del Paese. Abbiamo oggi la possibilità di muovere per superare quella che da decenni va sotto il nome di questione meridionale”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visto nel corso della presentazione del rapporto “Il divario Nord-Sud: sviluppo economico e intervento pubblico”.
Le proiezioni
Le proiezioni
“Le proiezioni disponibili prefigurano per il Mezzoggiorno – ha aggiunto – una contrazione della popolazione in età di lavoro ancora più forte di quella attesa per l’Italia nel suo complesso, riflesso anche di una minore capacità di attrarre lavoratori stranieri e trattenere i giovani. Senza un deciso innalzamento della partecipazione al mercato del lavoro, delle opportunità di impiego e dei livelli di produttività queste tendenze finirebbero per indebolire interiormente lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.
Secondo il governatore di Bankitalia “il sistema produttivo del Mezzogiorno è caratterizzato dalle micro imprese e da una bassa densità delle attività manifatturiere, che ne limitano l’accesso ai mercati internazionali. Una parte ampia dei giovani non lavora né è impegnata in attività formative. Ne derivano un rischio concreto di esclusione per i meno istruiti e forte incentivi a migrare per i più qualificati”.