I carabinieri di Gioia Tauro, in collaborazione con i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Aspromonte, hanno denunciato due imprenditori agricoli di Platì – comune in provincia di Reggio Calabria – per invasione di terreni e abusivismo edilizio nell’area parco. Il servizio condotto dai militari dell’Arma s’inquadra nel più ampio servizio di controllo a largo raggio delle zone rurali aspromontane, volto al contrasto del fenomeno delle “vacche sacre”, vale a dire dei bovini lasciati pascolare senza controllo dai pastori.
I carabinieri, nel corso di attività di verifica in un’azienda zootecnica con sede a Platì di proprietà dei due, e zone di pascolo ricadenti nel comune di Molochio, hanno riscontrato la realizzazione abusiva di ampliamenti delle loro stalle, invadendo un’area ricadente nel perimetro del Parco Nazionale d’Aspromonte totalmente sottratta agli interventi antropici.
I carabinieri, nel corso di attività di verifica in un’azienda zootecnica con sede a Platì di proprietà dei due, e zone di pascolo ricadenti nel comune di Molochio, hanno riscontrato la realizzazione abusiva di ampliamenti delle loro stalle, invadendo un’area ricadente nel perimetro del Parco Nazionale d’Aspromonte totalmente sottratta agli interventi antropici.
Il sequestro
L’intera area è stata sequestrata, a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Locri. Ai due imprenditori, inoltre, sono state irrogate sanzioni da 13mila euro per numerose irregolarità rilevate nella gestione dei capi di bestiame, principalmente legate al pascolo abusivo e al mancato rispetto della normativa sui marchi auricolari che gli allevatori hanno l’obbligo di far apporre sui bovini di loro proprietà. Solo tali identificativi, infatti, permettono di garantire la correttezza nella filiera degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole.