Autobomba di Limbadi, Francesco Vinci dovrà pagare la degenza in ospedale

La degenza in ospedale si è protratta 29 giorni in più di quelli coperti dallo Stato e così l’Inps ha pensato di rifarsi riducendogli l’assegno sociale e inviandogli pure un bollettino da pagare
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Dovrà pagare la degenza in ospedale, a seguito di ustioni e ferite lancinanti, Francesco Vinci, scampato all’attentato con un’autobomba costato il 9 aprile del 2018 la vita al figlio Matteo, biologo 42enne, dilaniato dall’esplosione. Un vero e proprio agguato consumato a Limbadi e che martedì scorso ha portato la Corte d’Assise di Catanzaro a condannare all’ergastolo Rosaria Mancuso (sorella dei boss della ‘ndrangheta Giuseppe, Diego, Francesco e Pantaleone) ed il genero Vito Barbara, ritenuti i mandanti dell’autobomba. A seguito dell’attentato, che sarebbe conseguenza del rifiuto dei Vinci-Scarpulla di cedere i loro terreni di campagna, Francesco Vinci è stato ricoverato nell’Unità di Terapia delle Ustioni dell’ospedale di Palermo. La degenza si è protratta 29 giorni in più di quelli coperti dallo Stato e così l’Inps ha pensato di rifarsi riducendogli l’assegno sociale e inviandogli pure un bollettino da pagare.

La moglie: “Mio marito non è stato in vacanza”

La moglie: “Mio marito non è stato in vacanza”

La vicenda nasce da una missiva che l’Inps ha inviato a casa dei coniugi Francesco Vinci e Sara Scarpulla, genitori di Matteo Vinci e parti civili nel processo per l’autobomba. “Ci hanno mandato pure il bollettino da pagare – spiega all’AGI Sara Scarpulla, moglie di Francesco Vinci -. Mio marito non è stato in vacanza in un hotel, ma in un ospedale dove ha lottato per 78 giorni per sopravvivere e tuttora ha ferite sul 20 per cento del corpo, con ustioni di secondo e terzo grado. L’ennesima beffa da parte dello Stato”.

“Gentile signore – si legge nella lettera dell’Inps – in seguito ai dati trasmessi dal Ministero della Salute abbiamo provveduto a rideterminare l’importo della sua pensione. Sulla base dei nuovi calcoli, gli importi della pensione relativi al corrente anno sono così variati: importo mensile novembre 2020 euro 551,57; tredicesima 551,57 euro. Corrisposto, pertanto, un pagamento superiore a quanto dovuto per un importo complessivo di 454,81 euro. Non potendo recuperare tale importo direttamente sulle pensioni di cui lei è titolare, il pagamento dovrà essere effettuato a mezzo Avviso di pagamento PagoPa”.

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