di Giovanni Bevacqua – Catanzaro ha finalmente il suo Conservatorio. Dopo anni di speranze, progetti e ambizioni, riesce a colmare un gap che si porta dietro da tempo: essere l’unico capoluogo di regione privo di un istituto musicale. Come sottolinea lo stesso maestro Filippo Arlia, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Tchaikosvky” che dalla vicina Nocera Terinese metterà radici a Catanzaro, “stiamo per colmare una lacuna storica”. “Sappiamo che Catanzaro è da anni che punta alla realizzazione di un Conservatorio – continua – e quindi ci sentiamo eccitati ed entusiasti di partire per questa nuova avventura”.
Un passo in più vero il Polo delle Arti
Un passo in più vero il Polo delle Arti
L’Istituto “Tchaikosvky” prenderà fissa dimora all’interno del fabbricato ex Stella, nel cuore del capoluogo calabrese. Una struttura rimessa a nuovo che darà ai ragazzi del Conservatorio tutto gli spazi di cui avranno bisogno per studiare e perfezionare la propria arte. Soddisfatto il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, nelle vesti di presidente della Provincia con cui l’Istituto ha siglato la convenzione. Per lui si tratta di un primo passo verso quel progetto di Polo delle Arti a cui Catanzaro ambisce e per cui si è lavorato negli ultimi anni. “Stiamo seguendo questa linea – spiega Abramo – in un più ampio progetto di rilancio del centro storico. Senza questi passaggi sarebbe difficile riuscirci. Dobbiamo recuperare le strutture più importanti che abbiamo a disposizione e coinvolgere tutte le associazioni che possono creare movimento”. Perché non si parla solo di Conservatorio ma tutto ciò che l’operazione comporta. “Stiamo parlando di quasi mille studenti che vivranno la città” sottolinea il sindaco. “Quando parliamo di Polo delle Arti – conclude – non stiamo parlando solo di Conservatorio ma di una serie di attività culturali che, se finanziate dal Ministero, potrebbero dare la svolta nel centro storico”.
Inaugurazione a pandemia contenuta
Questa mattina il fabbricato ex Stella, nuova casa del Conservatorio, ha riaperto i battenti dopo anni di abbandono. Il presidente della Provincia Sergio Abramo ha consegnato le
chiavi dell’immobile al direttore dell’Istituto “Tchaikosvky”, Filippo Arlia. La partenza effettiva delle attività non è ancora fissata. L’idea, come specificato dallo stesso Arlia, è di farla “a rate, anche perché la pandemia non ci consente di procedere con un’apertura immediata”. “Vorremmo pensare già a una data di inaugurazione – conclude – sperando che verso l’estate i tempi siano più facile di oggi. Ma non vediamo l’ora di partire”.