di Nico De Luca – I cumuli di macerie sono visibili lungo la passeggiata del nuovo lungomare nella zona di Giovino, a Catanzaro Marina. Un pugno nell’occhio nello scenario che dovrebbe essere punta di diamante nell’offerta balneare del capoluogo.
Da mesi i detriti giacciono li, nei pressi di una nota struttura balneare (Santafè ndr) a cui sembrano inevitabilmente appartenere. Perché non sono stati smaltiti? Chi ne ha l’onere?
Da mesi i detriti giacciono li, nei pressi di una nota struttura balneare (Santafè ndr) a cui sembrano inevitabilmente appartenere. Perché non sono stati smaltiti? Chi ne ha l’onere?
Domande plausibili che si pongono da tempo frequentatori del posto, sempre più numerosi ora con le belle giornate; ed anche cittadini comuni tramite social. Come l’avv. Laura Parretta che ha documentato già da un mese l’invio di comunicazioni ufficiali all’assessorato Ambiente, da dove poi è partita la richiesta di relazione per Carabinieri e Polizia municipale. Senza averne risposta.
La redazione di Calabria7 allora ha provato a contattare il titolare del Santafè, l’imprenditore Mimmo Staffa. Questa la sua versione: “Sono mesi che chiedo al Comune il permesso per provvedere allo smaltimento del materiale – afferma – Per farlo c’è bisogno di far arrivare un furgone che quindi deve salire e attraversare il lungomare. Nessuno mi ha fornito risposta. Mi hanno imposto di abbattere la pista da ballo e l’ho fatto subito. Ora aspettano che faccia salire un camion dal lungomare per elevarmi un altro verbale? E’ davvero incredibile! Spero che ora qualcuno mi dica come fare”.
Redazione Calabria 7