Ordinanza di custodia cautelare in carcere, questa mattina, eseguita nelle province di Milano, Varese, Pavia e Reggio Calabria, dai carabinieri del comando provinciale e del reparto anticrimine di Milano, con il supporto di unità speciali, cinofile ed elicotteri. Colpita la locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, undici le persone coinvolte. Sono ritenuti responsabili di corruzione, estorsione, rapina, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine ed alterate, tra cui un potente esplosivo, incendio doloso, minaccia aggravata, favoreggiamento personale. Condotte aggravate – si legge in una nota dei carabinieri – dal metodo mafioso poichè commesse per agevolare le attività consortili della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo.
L’attività, coordinata dalla Dda di Milano, dà continuità all’operazione “KriMIsa” che, nel 2017, aveva portato a 34 provvedimenti cautelari restrittivi eseguiti nel luglio 2019, “nell’ambito della quale era stato cristallizzato l’avvio del processo di ridefinizione degli assetti organizzativi delle famiglie di ‘ndrangheta componenti la locale di Legnano-Lonate Pozzolo, collegata alla cosca Farao-Marincola egemone a Cirò Marina e la ricostituzione della locale stessa, nonché la ramificata infiltrazione negli apparati istituzionali locali ed il condizionamento delle ultime elezioni amministrative nel comune di Lonate Pozzolo. In quel contesto era peraltro stato arrestato un consigliere del comune di Ferno, considerato vicino alla cosca. Erano emersi anche rapporti diretti tra esponenti di spicco della cosca e vari funzionari amministrativi locali.
L’attività, coordinata dalla Dda di Milano, dà continuità all’operazione “KriMIsa” che, nel 2017, aveva portato a 34 provvedimenti cautelari restrittivi eseguiti nel luglio 2019, “nell’ambito della quale era stato cristallizzato l’avvio del processo di ridefinizione degli assetti organizzativi delle famiglie di ‘ndrangheta componenti la locale di Legnano-Lonate Pozzolo, collegata alla cosca Farao-Marincola egemone a Cirò Marina e la ricostituzione della locale stessa, nonché la ramificata infiltrazione negli apparati istituzionali locali ed il condizionamento delle ultime elezioni amministrative nel comune di Lonate Pozzolo. In quel contesto era peraltro stato arrestato un consigliere del comune di Ferno, considerato vicino alla cosca. Erano emersi anche rapporti diretti tra esponenti di spicco della cosca e vari funzionari amministrativi locali.