Ai 36 punti originari se ne aggiungono altri 3. Oltre al Bilancio della Regione e di alcuni enti strumentali, all’elezione di presidenti e vice delle Commissioni (LEGGI QUI), alla proposta di legge per stabilizzare circa 700 precari (LEGGI QUI) e ad alcune proroghe in materia di turismo, trasporti e strutture per la prima infanzia (LEGGI QUI), il consiglio regionale dovrà occuparsi nella seduta di giovedì 23 dicembre anche del via libera per far tornare la maggioranza di Sacal in mano pubblica. Questa la novità principale, a cui si aggiungono altre due proposte di legge in materia di usi civici e concessioni idroelettriche. Tutte e tre portano la firma di Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), vicepresidente del Consiglio e fedelissimo del governatore Roberto Occhiuto.
Il via libera a Fincalabra per evitare il commissariamento
Il via libera a Fincalabra per evitare il commissariamento
La proposta di legge con cui si intende autorizzare Fincalabra ad acquisire le quote di Sacal, società aeroportuale finita nella bufera nelle scorse settimane per l’acquisizione della maggioranza delle quote ai privati, dispone che la Cittadella acquisti, “nei limiti delle risorse disponibili”, le azioni della società “detenute dai soci privati”. L’intervento “si rende necessario al fine di scongiurare gravi e più pesanti conseguenze per l’intero sistema aeroportuale calabrese” che potrebbero derivare dalla procedura avviata dall’Enac – che aveva fissato la deadline del 22 dicembre – per commissariare la società e revocare la concessione per la gestione degli scali calabresi. Fincalabra è dunque “autorizzata a provvedere con le risorse del ‘Fondo Exit Strategy Fuif’, dalla stessa gestito e finalizzato a sostenere strategie di sviluppo e investimento di imprese a capitale misto pubblico e privato che operano nei settori strategici della Regione Calabria”.
La linea di Occhiuto e l’incognita dei costi
Lo stesso Occhiuto aveva detto proprio in consiglio regionale che la sua linea era di acquisire tutto il pacchetto detenuto dai privati e la formulazione del testo sembra andare in quella direzione. Resta da chiarire però quanto costerà alle casse regionale l’operazione, visto che il socio privato che aveva acquisito la maggioranza delle quote, la “Lamezia Sviluppo”, si era detto disponibile a rendere tutte le quote in suo possesso senza “alcun sovrapprezzo” a poco meno di 12,5 milioni di euro (LEGGI QUI). Nella relazione finanziaria c’è scritto che la proposta di legge “ha natura ordinamentale o comunque si muove all’intero delle somme disponibili già nel bilancio generale della Regione Calabria e pertanto non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”. La norma va infatti a modificare la legge regionale 9/2007 specificando che “Fincalabra S.P.A., nelle materie di competenza regionale, può assumere partecipazioni finanziarie e strumentali di carattere strategico nell’ambito di servizi di interesse generale finalizzati allo sviluppo socio economico del territorio”.
s. pel.