di Mimmo Famularo – Altro che “sceneggiata napoletana” o “film horror” come dichiarato a più riprese da Mimmo Tallini (LEGGI QUI). La telenovela sul sostegno del centrodestra alla candidatura a sindaco dell’ex Pd Valerio Donato è all’epilogo finale con un possibile, classico e clamoroso colpo di scena. Il copione, tutt’altro che scontato, potrebbe per davvero arricchirsi di un’ultima grande protagonista fin qui rimasta quasi nell’ombra: Wanda Ferro. Il collocamento di Fratelli d’Italia nello scacchiere delle candidature è quanto mai decisivo non solo per completare le alleanze e gli schieramenti in vista delle elezioni comunali di Catanzaro in programma il prossimo 12 giugno. Piccolo riassunto delle puntate precedenti: Forza Italia e Lega hanno annunciato per bocca dei loro coordinatori regionali, Giuseppe Mangialavori e Giacomo Saccomanno l’appoggio al progetto civico di Valerio Donato (LEGGI QUI). Un endorsement al quale non ha fatto fin qui seguito Fratelli d’Italia (LEGGI QUI) rimasta sulle sue posizioni, a metà strada tra un possibile sostegno al prof dell’Umg e un percorso autonomo sul modello di quanto avverrà a Palermo.
Il rebus da sciogliere
Il rebus da sciogliere
Con il passare delle ore cresce proprio quest’ultima opzione con Giorgia Meloni orientata a seguirla anche nel caso di Catanzaro. Si dice che alla leader di Fratelli d’Italia non siano piaciute alcune uscite di Valerio Donato e il suo passato a sinistra non aiuta. Tra l’altro anche all’interno dei “meloniani” sembra stia crescendo sempre di più la voglia di andare da soli. Già, ma come? Il rebus da sciogliere sarebbe proprio questo: una candidatura di bandiera o una forte e autorevole. In entrambe le ipotesi sarebbero due le liste a sostegno: quella ufficiale con il simbolo di Fratelli d’Italia (unanimemente in testa a tutti i sondaggi) e la civica “Venti da Sud” che ha già trionfato alle Provinciali dimostrando di avere un certo appeal. E mentre si sfoglia la margherita prende quota l’ipotesi di Wanda Ferro, “colonna portante” di Fratelli d’Italia in Calabria dove ricopre – non a caso – il ruolo di coordinatrice regionale; fortissima a Catanzaro, la sua città. Più di qualcuno all’interno del partito avrebbe fatto il suo nome considerandola perfetta quale candidata a sindaco. Lei sarebbe restia a scendere in campo e vorrebbe proseguire il suo lavoro da parlamentare a Roma. Ufficialmente dalla Capitale non è arrivata alcuna indicazione (novità in tal senso sono attese entro il prossimo fine settimana) ma se la Meloni dovesse chiedere un “sacrificio” di certo la Ferro non potrebbe tirarsi indietro. Contro questa ipotesi fa il tifo proprio Valerio Donato, grande amico della deputata di Fratelli d’Italia. La sua discesa in campo scompaginerebbe tutti i piani e avrebbe l’effetto di sconvolgere determinati equilibri. Chi sentiva già profumo di vittoria al primo turno dovrebbe infatti ricredersi in un quadro ancora più frastagliato e con una candidatura fortissima in campo. Wanda Ferro avrebbe dalla sua parte un alleato importante: il voto disgiunto. Dal punto di vista matematico il ballottaggio sarebbe certo e qui si aprirebbe un’altra partita. Tutta da giocare e da vincere.
Il poker di candidati già in campo
Al momento i candidati sindaci già in campo sono quattro. Al citato Valerio Donato si aggiungono l’altro docente universitario Nicola Fiorita (LEGGI QUI), sostenuto dal centrosinistra (in particolare dal Pd e dal Movimento 5 Stelle, alleati in questo frangente con il Polo civico di De Magistris), il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro Antonello Talerico (LEGGI QUI), che sarà sostenuto da un’aggregazione civica (nella quale potrebbe posizionarsi anche l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia, Domenico Tallini), e il vicepresidente nazionale del Codacons, l’avvocato Francesco Di Lieto, che avrà il sostegno delle forze dell’estrema sinistra Potere al Popolo, Rifondazione comunista e Calabria Resistente e Solidale (LEGGI QUI).