Chiesto il rinvio a giudizio per Tallini, il M5S insorge. Misiti: “Centrodestra privo di etica”

"Il centrodestra calabrese non mostra alcun imbarazzo, né ha mai chiesto agli indagati, quando avevano ruoli di responsabilità, di fare un passo indietro"
Massimo Misiti

Il coordinatore regionale e deputato del Movimento 5 stelle, Massimo Misiti commenta la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex presidente del Consiglio regionale Tallini nell’inchiesta Farmabusiness e la richiesta di condanna dell’assessore Talarico nel processo Basso Profilo. “In Calabria – afferma Misiti – è urgente un rinnovamento della classe politica, rinnovamento che parta dall’etica pubblica e dalla questione morale. Solo due giorni fa nell’ambito dell’operazione Basso profilo i pm della Dda di Catanzaro hanno chiesto 8 anni di reclusione a carico di Francesco Talarico, assessore regionale della Calabria al Bilancio ed alle Politiche del personale. È notizia di oggi, poi, la richiesta di rinvio a giudizio anche del consigliere e già presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, interessato dall’inchiesta della Dda di Catanzaro Farmabusiness. Il centrodestra calabrese non mostra alcun imbarazzo di fronte a tali episodi, né ha mai chiesto agli interessati, quando avevano ruoli di responsabilità, di fare un passo indietro. Il centrodestra conferma di non avere alcuna considerazione dell’opportunità politica e della questione etica per chi è chiamato a rappresentare i calabresi nelle istituzioni. Noi chiediamo ai cittadini, allora, di mettere al primo posto questi temi il 3 e 4 ottobre prossimo. L’inquinamento del voto nella regione, così come l’uso ricorrente del potere a vantaggio delle organizzazioni criminali è cronaca quotidiana nel nostro territorio. Bisogna azzerare queste pratiche e farlo partendo dal basso. Esprimendo un voto libero dalle solite logiche clientelari e di asservimento al potente di turno. Abbiamo l’opportunità come calabresi di mandare a casa una maggioranza sciatta e indifferente e avere finalmente un’amministrazione regionale trasparente e che lavori per il bene comune e non per gli interessi dei soliti noti”.

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