di Maria Teresa Improta – A Cosenza ore decisive per arrivare alla nomina della nuova Giunta. Dai rumors di palazzo sembrerebbe sia quasi tutto pronto per il ritorno del centrosinistra alla guida della città dei bruzi. Il neo sindaco Franz Caruso, pur lamentando tempi stretti per l’approvazione del bilancio, non ha ancora ufficializzato l’esecutivo. Non è da escludere che entro lunedì possano essere ufficializzati i nomi dei nove assessori e del presidente del Consiglio comunale. Lo scacchiere sembrerebbe definito già da giorni, con l’ultimo tassello mancante per la delega al bilancio che Caruso vorrebbe affidare a un tecnico esterno ai partiti. Per il momento è (quasi) certa l’identità degli altri otto assessori: Damiano Covelli, Maria Pia Funaro, Maria Teresa De Marco, Massimiliano Battaglia, Giuseppina Incarnato, Veronica Buffone, Francesco De Cicco e Pasquale Sconosciuto.
Fabio Gallo: “Franz tra la falce e il martello”
Fabio Gallo: “Franz tra la falce e il martello”
Nel frattempo chi lo aveva sostenuto, come l’ex candidato sindaco Fabio Gallo del movimento Noi, non esita a prendere parola per raccontare i retroscena degli accordi pre ballottaggio. “Sono certo di aver parlato con Caruso prima di Bianca Rende e Francesco De Cicco che – spiega Gallo – con il loro bagaglio da 10mila voti avevano da discutere cose politicamente più ambiziose e quindi hanno chiesto tempo. In quel frangente siamo stati convocati e Franz ci ha chiesto cosa noi volessimo: abbiamo detto nulla. A patto che venissero condivisi tre punti del nostro programma. Il primo riguarda l’istituzione della Cittadella della vita per i pazienti affetti da Alzheimer e da patologie che devono essere seguite non solo a livello medico. Il suo entusiasmo nello sposare il progetto ci ha fatto intendere che potrà essere realizzata nell’area della Città dei Ragazzi. Il secondo riguarda la realizzazione della Fondazione Cosenza con la riunione di tutti i beni culturali in un ente unico a carattere pubblico affinché possano essere resi disponibili e capaci di produrre economia e lavoro. Il sindaco sposato anche questo. Il terzo punto riguarda il nuovo ospedale che non dovrà essere oggetto di trattative, una prospettiva condivisa anche da Franz Caruso. Dopo una stretta di mano ci siamo salutati”.
Il rospo di Pd e M5S
“Nel corso della conversazione – ricorda Gallo – ho precisato che stavamo digerendo un enorme rospo alleandoci con lui e (di fatto) sostenendo anche il Pd e il Movimento 5 Stelle. Partiti che hanno messo in ginocchio la Calabria e l’Italia senza essere in grado di creare lavoro. Abbiamo quindi appoggiato Franz Caruso con la speranza che possa attivare le professionalità adatte a migliorare la città. Abbiamo vinto insieme. L’obiettivo del movimento Noi era creare discontinuità e non lasciare di nuovo Cosenza in mano a Mario Occhiuto. Franz Caruso conosce le nostre capacità se vuole bene alla città non ha che da chiamarci, noi daremo le indicazioni giuste per arrivare a ottimizzare le risorse a disposizione e farle diventare economia. Sappiamo farlo. È vero che nella politica contano i voti, ma poi quando entri lì nel Palazzo servono le competenze”.
Caruso tra la falce e il martello
In merito alla composizione della nuova Giunta Gallo non ha dubbi. “La scelta di Caruso – dichiara Gallo – è stata quella di dare a Cesare quel che è di Cesare, cioè assessorati a chi ha portato voti. C’è da augurarsi che abbiamo altissime competenze nei settori che vanno a presiedere altrimenti sarà un fallimento. Il patto con Bianca Rende si è (forse) infranto, probabilmente i partiti hanno posto qualche veto. Franz è stretto tra l’incudine e il martello, o meglio tra la falce e il martello. È una persona estremamente intelligente e ha una sua autonomia con la quale potrebbe attivare quel programma di sviluppo del territorio tanto decantato. Per quanto mi riguarda molti mi vorrebbero alla direzione del Teatro Rendano. Certamente significherebbe vincere facile, dopo dieci anni di carriera in Rai, autore di Uno Mattina, premio internazionale per le arti e lo spettacolo, la direzione del teatro Sistina. In ogni caso se non riesco a portare il mio ufficio Europa nel settore cultura e istituire la Fondazione Cosenza sarà difficile far fruttare il nostro patrimonio storico e artistico. Oggi non basta avere nella pubblica amministrazione un ufficio europa, ne servirebbe uno per ogni settore perché sono così tanti i fondi e le specializzazioni richieste dall’europa per scrivere i progetti che un ufficio con una sola persona non riuscirebbe neanche a leggere i bandi. Serve un team di persone divise in dipartimenti per attingere i fondi. Nel nostro staff abbiamo le professionalità adatte per svolgere questo ruolo se il neo sindaco vorrà. In ogni caso continueremo nelle nostra battaglie di movimento civile affinché la gente possa avere sanità, acqua e servizi”.