Operazione Alibante: nel mirino della Dda ex sindaci, un avvocato e un giornalista (NOMI)

Gli indagati in tutto sono quarantatrè, di cui 24 a piede libero, nell'ambito dell'inchiesta che ha svelato gli intrecci tra 'ndrangheta e politica

Ci sono anche due ex sindaci e un vicesindaco in carica tra le persone coinvolte nell’operazione “Alibante”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dai carabinieri, che hanno notificato 19 misure cautelari, di cui sette in carcere, dieci ai domiciliare e due colpiti da misure cautelari interdittive (LEGGI). Agli arresti domiciliari sono finiti Giovanni Costanzo, 54 anni, già sindaco di Falerna e in passato anche consigliere provinciale, e Luigi Ferlaino, 53 anni, ex sindaco di Nocera Terinese, entrambi comuni del Catanzarese, Francesco Cardamone, 40 anni, attuale vicesindaco di Nocera Terinese e carabiniere in servizio al Legione Calabria con un ruolo non operativo e l’avvocato Maria Rita Bagalà, 52enne di Lamezia Terme. In tutto gli indagati a piede libero sono  24 e tra questi anche il giornalista Pasquale Motta.

Le accuse al giornalista Motta

Le accuse al giornalista Motta

Secondo le ipotesi accusatorie, Motta è accusato di aver “assunto il ruolo di concorrente ‘esterno'” della cosca Bagalà, “in quanto, pur non potendosi ritenere inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio, di fatto svolgeva in maniera preponderante la funzione di referente politico del boss Carmelo Bagalà, con cui – si legge nel provvedimento – aveva condiviso e programmato la predisposizione della lista ‘Unità popolare Nocerese’. Avrebbe sfruttando sia il bagaglio relazionale legato al fatto di essere stato ex sindaco di Nocera Terinese, sia il legame particolarmente forte con  Luigi Ferlaino (ex sindaco di Nocera Terinese, ndr), leader politico sostanziale della lista civica, nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 10 giugno 2018, “lista ideata e strutturata per l’infiltrazione, o meglio per preservare l’infiltrazione del clan nell’amministrazione comunale”. Nei confronti del giornalista il gip non ha ritenuto sussistente l’esigenza di un provvedimento di custodia cautelare

Tutti gli indagati a piede libero

Domenico Aragona,32 anni, residente a Nocera Terinese;  Ferdinando Aragona, 51 anni di Nocera Torinese; Rosario Aragona, 46 anni di Nocera Terinese; Michele Aragona; 69 anni, di Nocera Terinese,  Francesca Bagalà, 49 anni, di Nocera Terinese;  Emilio Barletta, 50 anni, di Lamezia Terme; Ugo Barletta, 80 anni, residente a Falerna ; Peppino Calidonna, 77 anni, di Lamezia; Paolo Cosentino, 50 anni, di Lamezia; Renzo Cardamone, 59 anni, residente a Celico; Luciano Gerardo Esposito, 65 anni, di Nocera Terinese; Luca Furgione, 39 anni, residente ad Amantea; Umberto Gedeone, 48 anni, di Cosenza; Andrea Gino Giunti, 55 anni, di Aosta; Salvatore Grandinetti, 32 anni, residente a Nocera Terinese; Mahamoudou Guebre, 34 anni residente a Falerna; Bruno Malvaggio, 50 anni, residente a Nocera Terinese; Pasquale Motta, 56 anni, di Nocera Terinese, Enzo Pandolfo,48 anni,  residente a Nocera Terinese; Benito Provenzano, 60 anni, residente a Lamezia; Alessandro Rubino, 44 anni, residente a Montalto Uffugo; Giuseppe Scandinaro, 59, di Rosarno; Gino Strangis, 52 anni, di Lamezia e Maria Rosaria Virardi, 47 anni, residente a Falerna (g.p.)

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